acronimo ESC s.r.l.s
Quando ho iniziato la mia attività di consulente, confrontandomi con alcuni colleghi espressi la mia volontà di occuparmi di organizzazioni del terzo settore. Rimasero tutti un po' sconcertati perché la maggior parte delle organizzazioni erano di piccole dimensioni e senza tante risorse finanziarie. Infatti la domanda era: ”ma come ci guadagni?”
Ma io forte della esperienza maturata in 15 anni all’interno delle Federazioni Sportive Nazionali, ribattevo che era un settore interessante e soprattutto che permetteva di fare esperienza, non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano.
Ho conosciuto tante persone tutte animate da ottimi propositi, e dalla voglia di fare attività per gli altri e per la propria comunità, però, l’entusiasmo della idea, naufragava quasi subito alla presentazione delle attività burocratiche da svolgere, tante e disciplinate in modo frammentario, con numerose lacune normative, e soprattutto, quando chiedevo di pensare alla propria associazione come ad una “impresa”, in grado di creare progetti per poter creare fonti di finanziamento, e poter così realizzare lo scopo sociale.
Ho cercato di diffondere l’idea che “i buoni propositi” per essere realizzati, hanno bisogno di organizzazione, struttura (anche minima), investimento di tempo e denaro.
E’ un lavoro difficile da fare! E anche difficile da accettare, soprattutto da chi si sta buttando nella avventura con uno scopo etico, sociale o comunque “benefico”.
Il terzo settore è caratterizzato da un numero elevatissimo di organizzazioni di piccole dimensioni, che proprio a causa della loro piccola dimensione affrontano difficoltà quotidiane per realizzare lo scopo per cui sono nate.
La domanda di servizi ad alto impatto sociale è in costante aumento a causa della attuale situazione economica mondiale.
Gli enti pubblici, che gestiscono il welfare, stanno piano piano esternalizzando i loro servizi alle organizzazioni del terzo settore, perché in questo modo possono in qualche modo assicurare il servizio ad un costo molto più basso.
Ma la domanda da porsi è la seguente:”l’organizzazione a cui hanno affidato il servizio riuscirà a soddisfare le esigenze dei cittadini?”
La legge delega di riforma del terzo settore, prevede una grande trasformazione, infatti tra gli obiettivi da raggiungere vi è quella della professionalizzazione del settore.
Il nostro obiettivo, è quello di assistere tali organizzazioni al salto di qualità
Come?
Facendo insieme le seguenti attività:
Non siamo dei tuttologi, quindi per raggiungere il nostro obiettivo, abbiamo attivato delle partnership, con aziende specializzate.
Quali sono le criticità che possiamo incontrare?
In una parola diffondere l’idea di impresa sociale e della economia condivisa e responsabile.
Il nostro obiettivo è crescere insieme, per raggiungere gli obiettivi che il Terzo settore ha individuato